Guanti monouso
Un dispositivo necessario per la protezione negli studi odontoiatrici
L’utilizzo dei guanti nello studio odontoiatrico è di fondamentale importanza per prevenire la trasmissione di infezioni dal paziente al medico dentista e ai suoi assistenti, ma anche da questi ultimi verso il paziente. Le infezioni possono generarsi dal contatto con il sangue, la saliva, con gli strumenti chirurgici ed anche dall’aria e dall’acqua presente nell’ambiente ed in tutto lo studio. Delle apposite norme sul rischio biologico e la sicurezza sul lavoro ne stabiliscono l’obbligatorietà durante gli interventi ed il ricambio fra un intervento e l’altro. Prevalentemente vengono utilizzati dei guanti sterili monouso, appositamente studiati per aderire perfettamente alle mani degli operatori, permettendo ad essi di potere lavorare all’interno del cavo orale e di utilizzare tutte le strumentazioni necessarie come se lavorassero a mani nude.
Vi sono però alcune controindicazioni derivanti proprio dall’utilizzo dei guanti in lattice negli ambienti odontoiatrici, ma anche in altre branche medico-chirurgiche, che in linea di massima interessano solo il medico e i suoi assistenti.
Se da un lato l’importanza dell’utilizzo dei guanti nello studio odontoiatrico è fondamentale per la salvaguardia della salute del paziente, del medico dentista e dei suoi assistenti, dall’altro la letteratura scientifica del settore riporta numerosi casi di dermatiti allergiche da contatto, contratte proprio a causa dell’utilizzo dei guanti. Alcuni modelli di guanti sono realizzati con materiali di scarsa qualità. Mescole di lattice non idonee, in associazione all’amido di mais utilizzato come lubrificante interno per far scivolare ed aderire meglio i guanti durante gli interventi, alla lunga provocano lesioni anche di una certa rilevanza nelle mani di chi li utilizza. Di per se la cispolisoprene, ovvero la molecola utilizzata per la produzione dei guanti in lattice, essendo un componente inerte, non è causa di alcuna reazione allergica. E’ il processo di lavorazione a cui viene sottoposto, chiamato vulcanizzazione, che gli conferisce le proprietà allergiche che causano poi le differenti forme di dermatiti da contatto. In pratica affinché i guanti abbiano l’elasticità e la resistenza necessaria, il lattice con cui sono realizzati viene additivato con sostanze chimiche come la parafenilendiamina, mercaptobenzotiazolo, tiouramici ed altre sostanze. Questi composti innescano dei meccanismi di immunoreazione, tipici della dermatite da contatto.
Nonostante i problemi di sensibilizzazione che alcuni guanti in lattice, nell’uso prolungato, possano creare a chi opera all’interno dello studio odontoiatrico, la loro importanza rimane comunque fondamentale ed il loro utilizzo assolutamente necessario. Laddove possibile sarebbe bene utilizzare guanti realizzati con materiali meno scadenti, sebbene alcuni elementi allergici non possano essere completamente assenti. E’ possibile comunque prevenire o allontanare l’insorgenza delle allergie da contatto, causate dall’utilizzo dei guanti monouso, attraverso una maggiore igiene . E’ necessario quindi, dopo ogni intervento, togliere i guanti utilizzati e lavare bene le mani con specifici prodotti detergenti preparati appositamente per i presidi sanitari. Ancora peggiori potrebbero essere le conseguenze derivanti dal mancato utilizzo dei guanti in lattice nello studio odontoiatrico, in quanto il rischio di contrarre infezioni ben più gravi e pericolose è molto elevato, sia per gli operatori odontoiatrici che per i pazienti.